giovedì 6 agosto 2009

Sagrada Familia

L'opera incompiuta dell'architetto di Dio: la Sagrada Familia.
Più volte ammirata in cartolina e sui libri, mi sono ritrovata a scrutarla dall'alto di Parco Guell.
Solo il giorno dopo ho preso la metropolitana che portava proprio davanti.
La prima cosa che ho detto al mio compagno quando ero davanti all'ingresso è stata : '' Guarda, sembra che voglia staccarsi dalla terra per volare verso il cielo!''.
E se Gaudì stesso avesse voluto conferirle un senso di potenza, di superiorità...beh, secondo me ha centrato il bersaglio.
Nonostante sapessi che pagando il biglietto di 11 euro non avrei visto molto all'interno visto che è ancora in cantiere, ho pagato e sono entrata.
Perchè questo edificio ti accende la curiosità, la voglia di vedere i dettagli da più vicino.
La parte su cui mi sono soffermata di più è stata la Facciata della Natività.
Qui il portale è diviso in 3 parti che rappresentano la Speranza, la Carità e la Fede.
E' tutto un intreccio di sculture realizzato a regola d'arte, tanto che le scene sembrano poter prendere vita da un momento all'altro.
Oltre ai personaggi che caratterizzano la nascina come i re magi, i pastori e gli angeli si notano molte sculture che richiamano la natura, come vari tipi di piante e animali:un esempio è la colonna sorretta dal dorso di una tartaruga gigante.
Dalla parte opposta dell'edificio si trova la facciata della Passione, che richiama gli ultimi giorni di vita di Cristo e la sua morte.
Qui le colonne sembrano volersi staccare dal terreno per raggiungere il cielo, tipo radici di una pianta: è uno spettacolo veramente da vedere!
E sottolineo anche quello che diceva la mia guida: se si ha un solo giorno per visitare Barcellona questo è uno di quei posti da non perdere assolutamente.
La facciata della Gloria, che diventerà quella principale, era coperta dalle impalcature e quindi non visitabile.
L'interno è ancora un cantiere aperto, si vedono gli operai al lavoro, ma si puo' cominciare ad ammirarne il soffitto e i mosaici sulle vetrate.
Sempre all'interno, nella cripta della chiesa, si trova il Museu Gaudì, che illustra la vita e l'opera dell'architetto.
Era possibile prendere due ascensori, a pagamento, per salire sulle torri, ma quel giorno la cosa era impensabile, visto che la fila richiedeva un attesa di due ore e il mio compagno comunque non sarebbe salito perchè soffre di vertigini.
Trovo che comunque 11 euro di ingresso siano un po' troppi per un interno che è ancora sotto lavoro, ma almeno ho potuto ammirare le due facciate e i particolari da più vicino.
Spero di riuscire a vederla terminata un giorno, è un opera d'arte che merita veramente!

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